Perchè dipingo


Vivo e mi commuovo spesso,
forse sempre perchè
credo nella magia della vita,
dei suoi i stanti, dei suoi incontri.

Credo nella poesia riposta in ogni cosa.
in ogni evento e in ciascuno di noi.
Credo e cerco la bellezza, quella autentica.
pura e forte che in sè porta verita e amore.

Credo e cerco,
cerco e credo …
per questo amo l ‘arte che rivela l’infinito
celato nei momenti, nella natura e nell’uomo.

Prediligo il ritratto
che vivo come celebrazione sacra e comunione.
Amo ritrarre perchè significa incontrare.
intuire e comunicare con espressioni d’amore,
di dolore, d’attesa, di gioia.
Il ritratto diviene così rito propiziatorio, preghiera.
rapimento…
dove, oltre i segni che rivelano somiglianza
posso cogliere un sogno, un grido, un’aspirazione.
una speranza …

per questo quando ritraggo e dipingo
mi commuovo,
mi commuovo, vivo e rendo grazie a Dio.

1999 – Dagli scritti  esposti alla Mostra personale alla Galleria Evaristo Baleri -  Albino (BG)

Il pianto della luce


Luce…
Luce che cerchiamo, agognamo, speriamo.
Siamo luce e alla luce tendiamo sino a respirarne
ogni spiraglio quando il buio ci avvolge.
E solo vivendo il buio sappiamo cogliere la meraviglia
della luce che illumina come scintilla d’infinito
ciò che è essenziale, puro.
La luce piange e ha il nostro pianto di dolore e di gioia
quando liberati dall’ angoscia abbracciamo l’amore.
La luce piange quando soffriamo nella solitudine e
nell’ingiustizia,
piange quando non la vogliamo vedere,
quando non ci resta nemmeno la forza per chiedere.
Piange quando non possiamo comprendere la violenza
di tanto dolore.
Piange quando non siamo luce del mondo.
Piange con dolcezza ed è pianto di gioia
in ogni miracolo d’amore.
Piange per lo stupore nella grazia di una rivelazione.
Un bambino viene alla luce e piange…
La luce è in noi e nel buio torna ogni volta a sorprenderci.


Dicembre 2001 – Dagli scritti  esposti alla Mostra personale nel Monastero Matris Domini -  Bergamo

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Un anima contemplativa
quando diventa silenzio vivente, piena di grazia e umiltà,
prende in sè ogni creatura, la natura e il mondo intero …
con lui respira, agonizza, gioisce e si commuove
con tenererezza.

Da quest’anima sgorgano parole vere e solo per amore.
E poi di nuovo raccogliendo in sè ogni creatura incontrata
“torna” nel silenzio e porta a Dio l’intera nostra vita.

E respira respira l’infinito per tutti noi che ancora
non comprendiamo e arranchiamo…
All’improvviso sui nostri volti tornano luce e pace.


2001 – Dagli scritti  esposti alla Mostra personale nel Monastero Matris Domini -  Bergamo

Riposo


Riposo

come dolce comprensione
e stupore
per la tenerezza che la via ci dona
tra momenti così duri da credere e da vivere.

Si, perchè dio… quant’è duro e lancinante
il sapere che vita e morte sono inscindibili
quando non riusciamo a scorgere miracoli e poesia.

Ma, a tratti, nel riposo concessoci
raccogliamo sogni e profezie
e l’amore rivela il grande equilibrio e
la perfezione di ogni bellezza.

Bellezza che, a volte, ci è concesso
contemplare e così la nostra felicità
sembra non avere confini e limiti.

Per questo credo a ciò che vedo
ma ancor più a ciò che non vedo
e che mai saprò rinchiudere in pochi dettagli.

L’infinito è più vero di ciò che è tangibile e concreto.
L’infinito che colgo nel riposo e attraverso l’arte.
L’infinito che ci consola, ci protegge, ci porge amore.
L’infinito…
Infinito dolce, quieto riposo per l’anima.

2001 – Dagli scritti  esposti alla Mostra personale nel Monastero Matris Domini -  Bergamo

Lo sguardo del silenzio


Il Silenzio tutto permea e invade.
Nasciamo nel Silenzio e nel Silenzio torniamo.
Il Silenzio attraversa il tempo, lo invade, lo nutre e oltrepassa.
Passato presente e futuro s’identificano in un unico
immenso Divino Silenzio.
Da questo Silenzio nasce la parola che è pienezza, verità e amore.
Il cuore, il nostro cuore nel Silenzio accoglie
un mistero infinito che rende lo sguardo capace di sondare,
cercare, accogliere la vita.
Il Silenzio diviene allora bellezza e urlo …
L’urlo del mondo che agonizza e
l’estrema bellezza degli infiniti miracoli che si svelano
squarciando le nostre anime mai pronte a tanta infinita verità.
Vorrei che la forza sublime del Silenzio
cancellasse ogni paura e ci attraversasse
con tutto ciò che comporta …. ma può un’anima
accogliere tanto senza morire per troppo amore?


Febbraio 2001 – Dagli scritti  esposti alla Mostra personale nel Monastero Matris Domini -  Bergamo

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Sguardo puro e profondo

che riveli verità insondabili
a te è stato dato di penetrare il mistero
il tuo cuore è colmo d’amore…

Raccogli le nostre paure,
il nostro dolore, le nostre speranze
e nella loro essenza diventano tue.

Conducile e insegnaci a saper riconoscere
l’infinita bellezza che ci circonda e attraversa.

2001 – Dagli scritti  esposti alla Mostra personale nel Monastero Matris Domini -  Bergamo

Grido


Voglio che la vita sia grido.

Fatto di parole e di silenzi.
Ma grido
perchè il cuore e l’anima
non dimentichino mai di cercare e desiderare.
Grido esasperato
a pieni polmoni, a pieno cervello
per non cedere al dolore
per poter sempre riconoscere l ‘amore.
Grido, per non soccombere all’impazienza
grido come preghiera…
                           qualcuno risponde sempre.
E allora dopo ogni grido un saggio dolce riposo
mi sorprende
così come la gioia che m’invade.

2001 – Dagli scritti  esposti alla Mostra personale nel Monastero Matris Domini -  Bergamo

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“Siamo …

siamo buio e luce,
           grido e silenzio
siamo imprecazione che si fa preghiera,
           quando ci manca il respiro …
siamo e non sappiamo,
           ma cerchiamo
           stelle e non scintille ,
           luce e non fari,
           bellezze e non incantesimi.
Siamo canne al vento
che si piegano senza spezzarsi.
Siamo, ma vorremmo divenire.
Bagnati dalla pioggia,
abbracciati dal vento,
illuminati dal sole,
oltre ogni stupidità
nell’amore … “

2001 – Dagli scritti  esposti alla Mostra personale nel Monastero Matris Domini -  Bergamo