isabella7

La letteratura di Isabella Santacroce.

“Avevo il corpo pieno d’angoscia. Una vita piena di merda. Volevo provare ad andarmene. Volevo provare a esistere. Cercavo un’esistenza migliore. Diversa. Coi fiocchi. I merletti. Ho trovato la stessa identica stronza battaglia. Da potente bomba atomica. Da corazza sopra il petto. Da guerriera lanciafrecce accuminate. Da suicidio.”

“Poi una notte l’ho fatto. Pensarmi. Dire ora basta. Coraggio. Io devo andarmene. Fare fagotto. Nella tormenta. Vattene adesso. Prova a risorgere. Dai che puoi farcela. Sei così immensa. Una briciola.”

Dal libro “Revolver” di Isabella Santacroce.

 

RevolverAlcuni anni fa, così, ho conosciuto la letteratura di Isabella Santacroce. Sono entrata in libreria, come mio solito, e sono stata chiamata da “Revolver”. L’ho aperto, spulciato e mi sono detta “…è mio.” Sono stata letteralmente rapita dalle sue parole che scorrevano e mi attraversavano. Inizialmente mi ricordavano la letteratura di J. Joyce e poi un richiamo a “Petronio” di Pasolini e poi la scoperta dello inetichettabile, straordinario della Santacroce. In un libro non è importante solo la storia, ma è ancora più importante il come è scritta la storia. L’ho letto, riletto, sottolineato, evidenziato come sono solita fare con i libri che amo. Come a tutti succede, anche a me, è seguito per tragiche incombenze, un periodo buio nella mia vita. C’erano buio e nulla in me. Non avvertivo più ispirazione, non riuscivo a cercare, a trovare, ad ascoltare, a chiamare, a chiedere… Prendo atto di una cosa però: come mai in quel periodo di nulla totale solo “Revolver” mi scivolava tra le mani e solo quelle sue parole riuscivano a destare la mia attenzione? Possono un libro, una poesia, un quadro, una fotografia, una musica salvare? Io dichiaro di si. Tutto può salvare e anche l’arte può salvare. Può aiutarci a risorgere…!!! In seguito ho letto tutto di Isabella Santacroce e posso ammettere che è esaltante, provocante, incisiva, cruda, poetica, erotica, misteriosa, imprendibile, quasi inarrivabile. La Santacroce non è catalogabile, etichettabile, perchè in ogni libro sperimenta qualcosa di diverso e di straordinariamente bello. Sono una pittrice e mi piace cercare la bellezza ovunque. E nella letteratura di Isabella Santacroce l’ho incontrata con tutta la sua dolce luce, il suo mistero, il suo fascino.


www.isabellasantacroce.com/

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